Star Magazine


Editore di Riferimento - Vari Editori

Editore Italiano - Star Comics

Formato - brossurato / colore

# 1/5 - 17x25 cm
# 6/57 - 17x26 cm

# 1/7, 43/48, 54/57 - 96 pagine
# 8/25 - 112 pagine
# 26/42, 49/53 - 128 pagine

Periodicità - Mensile

Numeri - 57

Periodo di Pubblicazione - da Settembre 1990 a Giugno 1995



CRONOLOGIA DELLA SERIE

Siamo nel 1990, da oltre tre anni la Star Comics è sul mercato italiano del fumetto. I personaggi Marvel sono rifioriti. Le cifre del venduto non sono forse quelle del periodo d'oro della Corno, ma per molti aspetti è forse un mercato addirittura più stabile.
Diversi editori si stanno dividendo il parco testate del colosso americano, dando vita ad un ventaglio di proposte che neppure a metà degli anni '70 si era potuto vedere. Nessun addetto ai lavori teme un nuovo collasso, anzi questo periodo è quello in cui si ha la voglia di rischiare e tentare gli esperimenti editoriali più disparati.

In questo contesto va collocata la nascita di Star Magazine, nuovo periodico di casa Star dedicato al fumetto Marvel. Nato, come racconta Lupoi, da una chiacchierata in auto fra lui e Daniele Brolli, Star Magazine voleva far incontrare l'approccio delle riviste d'autore (come furono Linus ed Eureka) con i fumetti Marvel. Si trattava di un progetto che, in maniera sistematica, non era mai stato tentato, anche in ragione del fatto che, fino a quel momento, i Super-Eroi Marvel, a stento, riuscivano ad essere guardati come qualcosa di diverso dal mero intrattenimento. Fu probabilmente la rinascita "adulta" degli anni '80, da Watchmen al Ritorno del Cavaliere Oscuro, a modificare il concetto di fruizione dei super-eroi americani in maniera perfino, forse, più seriosa di quanto la maggior parte del materiale effettivamente meritasse.

Resta il fatto che Star Magazine fu di fatto una nuova e stimolante novità, per tutti quei lettori Marvel, ormai cresciuti, che cercavano approfondimenti con cui nutrire la loro rinnovata passione. Non si può tacere del fatto, che, in quanto novità, Star Magazine non fosse gravata della sua dose di rischi. Tuttavia, nella prospettiva spiegata, si trattava di un rischio che, nei fatti, non era un rischio.

Dopo un'abile campagna pubblicitaria, condotta per alcuni mesi, con lo scopo di solleticare l'appetito e la curiosità dei fan, la rivista fa il suo ingresso nelle edicole e nelle librerie specializzate, con il titolo programmatico de La rivista degli Eroi Marvel.

Si trattava di un magazine antologico di 100 pagine, occupato per l'85% da fumetti e per il restante 15% da redazionali e rubriche.

La rivista, durante la sua vita editoriale, ebbe almeno quattro incarnazioni riconoscibili:

(i) La Fase Marvel "antologica" (i primi 31 numeri)
(ii) La Fase Marvel "UK" (i numeri 32-42)
(iii) La Fase Byrne + Ultraverse (i numeri 43-53)
(iv) La Fase indipendente autoriale (i numeri 54-57)

Nel corso dei primi 30 numeri vi furono, ad un certo punto, alcuni riaggiustamenti, soprattutto per quello che riguardava l'apparato redazionale (per i dettagli vedere la cronologia) ma, nella sostanza, tenderei a considerarlo un periodo unitario.
Pur, in una nuova prospettiva, i fumetti la facevano da padrone. Si decise di utilizzare molto di quel materiale "extra" che, per motivi di spazio e di continuity, era difficilmente inseribile nelle tre/quattro testate regolari dell'Editore umbro.

Inizialmente furono, di fatto, due, le serie "regolari" ospitate in modo "semi-fisso": lo "strabordante" Spider-Man di Todd McFarlane, grandissimo successo negli States e grandemente atteso anche nel nostro Paese, e Starbrand, molto meno atteso del primo, forse, ma sicuramente una delle migliori proposte del Nuovo Universo Marvel (quello di DP7).
A dispetto dei "due ospiti" semi-fissi, la testata mantenne realmente il carattere antologico, pescando materiale soprattutto fra gli Annual e da episodi delle serie regolari (Devil, Avengers, Spider-Man, Marvel Two-in-One ...) non pubblicati al tempo e ritenuti meritevoli di essere sottratti al limbo degli inediti.
Gli indici erano poi spesso completati dalle storie tratte da periodici antologici del periodo, quali Marvel Fanfare, What The? (le parodie dei personaggi Marvel) e la prima e seconda serie di What If? (le storie ipotetiche tese ad esplorare quanto sarebbe successo se alcuni eventi cruciali di continuiy si fossero svolti in altro modo).

Veniamo all'apparato redazionale che fu, forse, la vera grande novità.
Si era già detto come, punto di forza delle pubblicazioni Star fosse l'approccio inedito ed "estremamente" serio e professionale con cui venivano proposte le storie nelle serie regolari. L'istituzione delle Note, una pagina della Posta spesso dedicata ad analisi di storie e di autori, citerei ancora l'enorme lavoro fatto da Luca Scatasta, sulle pagine del mensile Capitan America, nel redigere un'ottima storia della Marvel in Italia e quanto altro. I lettori avevano dimostrato di gradire molto questo tipo di approccio, in un referendum effettuato da Star Comics, le "Note" di Lupoi erano risultate la novità più apprezzata.
L'idea fu esattamente quella di istituzionalizzare e concentrare in un unico contenitore questo materiale informativo. La rubrica American Graffiti che Lupoi aveva curato prima su Fumo di China, poi nei primi numeri di All American Comics della Comic Art, tornava ad aggiornare i lettori sulle novità del mercato americano e italiano. Ma altre rubriche diventeranno un appuntamento fisso: Focus On che tracciava delle mini-recensioni su alcune opere selezionate fra quelle in uscita sia sul mercato amercano che quello italiano; Mondo Comix che passava in rassegna il mondo delle Fanzine e infine Intercom, una rubrica, redatta con toni semi-seri, che ospitava contributi (disegni e racconti) dei lettori. Ma soprattutto, in ogni numero, si affiancavano alle rubriche fisse, almeno un paio di "articoli lunghi" dedicati ad esplorare qualche particolare aspetto dei contenuti di quel particolare numero, quindi ad esempio, una biografia, un'intervista, un articolo tematico, eccetera.

Star Magazine fu una scommessa vinta. Una miscela intrigante di fumetti e informazioni sul mondo dei fumetti che appassionò molti lettori. Questo molto al di là della reale qualità di molti dei fumetti proposti. Dovendo, anzi, dare un giudizio, il più asettico possibile, sul materiale proposto in questa prima fase, direi non furono tutte rose e fiori. Vi fu ottimo e interessante materiale ben meritevole di attenzioni particolari, ma mi permetterei di sottolineare come, caratteristica del magazine, fu proprio quella di proporre molto "materiale comune" (questo soprattutto con l'avanzare dei numeri), ovvero materiale proposto non perchè di particolare pregio, ma semplicemente perchè non collocabile altrove.

Venendo allo specifico. Lo Spider-Man di McFarlane, al tempo legittimamente ritenuto uno dei maggiori motivi di richiamo, era in realtà piuttosto noioso e inconcludente. Questo al di là dell'indiscutibile impatto nella ridefinizione della tavola e della re-intepretazione in chiave grafica del personaggio. Molto più piacevole e divertente fu la gestione successiva di Erik Larsen, pure se molto consapevolmente ispirata a McFarlane.
Generalmente poco interessanti i What If?, dei quali temo si sia anche un pochino abusato. Già l'idea si prestava molto poco ad essere argomento di una serie regolare (non parliamo di due serie regolari), ma il problema principale fu specificamente la bassa qualità di molte di quelle rivisitazioni che, con le canoniche poche eccezioni, credo davvero non potessero che suscitare nulla più di una "distratta" curiosità.
I What the? furono una caratteristica di questo magazine, ma anche di questi si abusò un tantino, essendo al più materiale curioso e senza molte pretese.
Il recupero delle storie dei Vendicatori di Michelinie-Grant-Byrne fu apprezzabile, dovendo però dare un giudizio tecnico, non andrei più oltre di un "normale". Insomma era la fase finale della gestione, gli autori si erano già espressi al loro meglio con "Notti di Wundagore", e ora si stavano limitando alla normale amministrazione.
Per il resto ho contato un pessimo seguito della celebre Last Kraven Hunt (comunque, opportunamente proposto) e il ciclo conclusivo della serie di Starbrand, nella quale un risentito Byrne massacrava completamente il personaggio e le ottime premesse orchestrate da Jim Shooter nei primi numeri della Serie.
Mi sembra giusto e doveroso gettare un occhio a quello che invece fu il materiale davvero apprezzabile. Inizierei con una miniserie proposta in esclusiva su questo magazine (successivamente ristampata in volume): Adventures of Captain America di Nicieza/Maguire. Poi parlerei dello speciale Marvel/Dc dedicato all'incontro fra X-Men e New Teen Titans di Claremont/W.Simonson (anch'esso ristampato all'interno della Serie marvel Italia: le Battaglie del Secolo) per finire con il lugubre Blocco Sette di Dixon/Zaffino (del quale invece non ho notizie di ristampa).
Per quello che concerne i ripescaggi tratti dalle serie regolari, tutti interessanti quelli che han riguardato Devil. Segnalo specificamente una doppia folle storia orchestrata dallo scrittore di fantascienza Harlan Hellison e dal grande David Mazzucchelli.
Sempre almeno interessanti gli inediti estratti da Classic X-Men e quasi sempre ottime le storie selezionate dall'antologico Marvel Fanfare, davvero una fucina di piccoli gioiellini. Due Filler dell'Uomo Ragno (uno di David in stile Rashomon e uno di Mantlo disegnato da Giffen) migliori della maggior parte delle storie del periodo proposte sulla serie regolare. Per finire con il 25-esimo numero della serie Moon Knight, gratificato da uno Sienkiewicz che incominciava a sbrigliare il suo talento.
Fra le segnalazioni specifiche una miniserie inedita dedicata alle origini di Capitan Bretagna e un sublime episodio di Spider-Man scritto da Nocenti e disegnato da Leonardi.

A partire dal 32-esimo numero, irrompono in modo perentorio le serie inedite della divisione inglese della Marvel che, per una decina di numeri, occuperanno almeno la metà degli indici del magazine e di fatto apriranno la sua seconda incarnazione. Si trattava di personaggi del tutto inediti, interamente creati in Gran Bretagna, ma inseriti nella continuity del Marvel Universe. Fu una fase, a mio giudizio, di indebolimento qualitativo della rivista. Con l'inserimento delle serie UK, il carattere antologico veniva ad essere un po' minato, e si trattava di serie che difficilmente avrebbero potuto reggere a lungo. In concomitanza, gli indici furono appesantiti da materiale Marvel canonico, non proprio indimenticabile (vedi il lungo crossover: Atlantide Attacca). In ogni caso, in questa fase, due miniserie debbono essere citate: Knights of Pendragon di Abnett-Tomlinson-Erskine, di cui avevamo già visto un primo ciclo di storie a cura della Play Press e Hulk: Futuro Imperfetto di David/Perez, proposta in esclusiva sul magazine (e successivamente riproposta in volume dalla MiTa).

Il 42-esimo n.ro è l'ultimo a proporre "Eroi Marvel", infatti a Marzo del 1994 tutto il materiale Marvel e gran parte di coloro che se ne occupavano, lascia casa Star Comics per confluire presso un nuovo licenziatario unico.
L'evento è senz'altro traumatico, ma la rivista non chiude.
Arrivano nuovi redattori e nuovo materiale a rimpolpare Star Magazine e ad aprire la sua terza incarnazione.
Reduce dalla chiusura di Hyperion arriva la serie Next Men di John Byrne che prosegue dal punto in cui era stata interrotta, oltre a Next Men viene opzionato altro materiale di proprietà di John Byrne: Danger Unlimited e Babe.
Gli indici saranno completati da alcuni serial della divisione Ultraverse della Malibù Comics come Sludge, Night-Man e Wrath.
Si trattava di serie curate da alcuni grandi nomi del comicdoom americano (Gerber, Englehart) ma sicuramente non avevano la forza di sostenere la rivista che, di fatto, si reggeva principalmente sul materiale di Byrne e in second'ordine su Rune, serie di grande impatto grafico del maestro Barry Windsor-Smith.
La rivista perde il carattere antologico e propone a rotazione le varie serie Ultraverse, tenendo come presenza fissa i Next Men (presto affiancati dal serial parallelo M4).

Sia Next Men che Rune fanno in tempo a completare i primi cicli delle loro storie quando gli indici della rivista sono rivoluzionati per la quarta volta. La Star Comics deve rinunciare anche al materiale Ultraverse non appena la Malibù entra nell'orbita della Marvel Comics.
La quarta e definitiva incarnazione della rivista è quella più "autoriale" della sua storia. Infatti, oltre alle opere di John Byrne, entrano in lizza Maxx di Sam Kieth e soprattutto Grendel di Matt Wagner (alla sua prima apparizione in Italia). Vi sono ancora le rubriche (seppure personalizzate dai nuovi redattori), vi sono ancora gli articoli tematici, come nella vecchia StarMagazine, ma la rivista è totalmente stravolta rispetto a come era nata. Da un punto di vista strettamente qualitativo, non credo che lo Spider-Man di McFarlane o uno What If qualsiasi possano neanche pensare di competere ad armi pari con un prodotto maturo come Grendel. Ma la storia e la precedente chiusura, dopo una manciata di numeri, di Hyperion, di molte riviste d'autore, della prima incarnazione di All American Comics e di altre iniziative della Comic Art stanno a dimostrare quanto questo non abbia mai contato e di come il successo di una rivista, a maggior ragione di un magazine antologico, si costruisca su alchimie molto più complicate e complesse della "autorialità" delle serie in indice.
Forse Star Magazine aveva fatto il suo tempo o forse, con la nuova gestione, si era perso il fascino e la magia dei primi numeri, fatto sta che la nuova incarnazione chiude dopo 4 numeri. Si fa in tempo a proporre la prima serie di Babe by Byrne (la seconda non sarà mai pubblicata), mentre Grendel: War Child, articolata su 10 numeri rimane in gran parte inedita.
A rigore di informazione segnalo che la Magic Press detiene attualmente i diritti sia di Maxx che di Grendel: del primo ha proposto l'opera completa in 5 volumi da libreria, mentre di Grendel ha proposto un certo numero di libri ma non War Child che dunque è ancora formalmente inedito in Italia.

Non vi sarà una quinta incarnazione (se non molti anni dopo, su premesse completamente diverse) e Star Magazine chiude con il suo 57-esimo numero. Alla fine sono quasi cinque anni di storia editoriale, che per una pubblicazione di questo tipo sono un evento. Star Magazine ha saputo superare il trauma del cambio di redazione e della sottrazione progressiva dei diritti di molto del materiale su cui era stata costruita. Una pubblicazione che a suo modo ha fatto scuola ma che ancora non ha trovato un degno successore.

La serie Star Magazine ha proposto storie tratte dai seguenti albi originali americani:

Serie MARVEL COMICS

Amazing Spider-Man Annual (Marvel, 1964) - 20, 23/24 - (Spider-Man) - 3
Peter Parker, the Spectacular Spider-Man (Marvel, 1976) - 120/121 - (Spider-Man) - 2
Spectacular Spider-Man Annual (Marvel, 1979) - 8, 10 - (Spider-Man) - 2
Web of Spider-Man Annual (Marvel, 1985) - 2, 5, 6 - (Spider-Man) - 3
Spider-Man (Marvel, 1990) - 1/15, 17/23, 26, 32/34 - (Spider-Man) - 26
Amazing Spider-Man: Soul of the Hunter (Marvel, 1992) - (Spider-Man) - special issue
Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 47 - (Spider-Man & Hulk) - 1
Spectacular Spider-Man Annual (Marvel, 1979) - 10 - (Prowler) - 1
Amazing Spider-Man Annual (Marvel, 1964) - 24 - (Sand-Man) - 1
Spectacular Spider-Man Annual (Marvel, 1979) - 10 - (Sand-Man) - 1

X-Men Annual (Marvel, ...) - 7, 10/11, 13/14 - (X-Men) - 5
X-Men and the New Teen Titans (Marvel, 1982) - (X-Men & New Teen Titans) - special issue
Phoenix: the Untold Story (Marvel, 1984) - (X-Men) - special issue
Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 40 - (Angel) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 10, 25 - (Wolverine) - 2
Classic X-Men (Marvel, ...) - 16 - (Banshee) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 19 - (Magneto) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 21 - (Colossus) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 22 - (Storm) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 37/38 - (Dazzler) - 2
Classic X-Men (Marvel, ...) - 39 - (X-Men) - 1
Classic X-Men (Marvel, ...) - 44 - (Rogue) - 1
What If (Marvel, ...) - 7, 24, 43 - (Wolverine) - 3
X-Men Annual (Marvel, ...) - 12 - (X-Babies) - 1

Star Brand (Marvel, 1986) - 1/7, 11/19 - (Star Brand) - 16

Avengers (Marvel, 1963) - 189/191, 197/199 - (Avengers) - 6
Avengers Annual (Marvel, ...) - 15, 18 - (Avengers) - 1
Avengers West Coast Annual (Marvel, ...) - 1, 4 - (West Coast Avengers) - 2
Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 32 - (Vision) - 1
Marvel Tales (Marvel, ...) - 100 - (Hawkeye) - 1
Solo Avengers (Marvel, ...) - 5 - (Scarlet) - 1
Solo Avengers (Marvel, ...) - 14 - (She-Hulk) - 1
Solo Avengers (Marvel, ...) - 19 - (Black Panter) - 1
Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 60 - (Black Panther) - 1
What If [Marvel, ...] - 3 - (Avengers) - 1

Daredevil (Marvel, 1964) - 194, 208/209, 215, 277 - (Daredevil) - 5
Daredevil Annual (Marvel, ...) - 4, 6 - (Daredevil) - 2
Daredevil Annual (Marvel, ...) - 4, 6 - (Short Stories) - 2
Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 60 - (Daredevil) - 1
What If (Marvel, ...) - 35 - (Daredevil) - 1
What If (Marvel, ...) - 2 - (Daredevil) - 1

What The (Marvel, 1988) - 1/3, 5/6, 10/11, 14, 19 - (Short Stories) - 9

Fantastic Four Annual (Marvel, 1963) - 17, 23 - (Fantastic Four) - 2
What If (Marvel, ...) - 11, 21, 36 - (Fantastic Four) - 3
What If (Marvel, ...) - 15, 30 - (Fantastic Four) - 2

Captain America Annual (Marvel, ...) - 3, 5 - (Captain America) - 2
Adventures of Captain America (Marvel, 1991) - 1/4 - (Captain America) - 4

Marvel Two-in-One (Marvel, 1974) - 60/63 - (The Thing) - 4

Hulk Annual (Marvel, 1963) - 16 - (Hulk) - 1
Hulk Future Imperfect (Marvel, 1993) - 1/2 - (Hulk) - 2

Marvel Tales (Marvel, ...) - 131/133 - (Captain Britain) - 3

Punisher Annual (Marvel, 1988) - 3 - (Punisher) - 1
What If (Marvel, ...) - 10 - (Punisher) - 1

Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 41,52 - (Doctor Strange) - 2

Alpha Flight Special (Marvel, 1992) - 1 - (Alpha Flight) - special issue

Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 8 - (Short Stories) - 1

Marvel Fanfare (Marvel, ...) - 51 - (Nightmare) - 1

Marvel Holiday Special (Marvel, 1991) - 1/2 - (Short Stories) - 2

Moon Knight (Marvel, ...) - 25 - (Moon Knight) - 1

New Mutants Annual (Marvel, ...) - 6 - (New Mutants) - 1

Seven Block (Marvel, ...) - special issue

Super-Villain Classic (Marvel, 1983) - 1 - (Galactus) - 1

The Pitt (Marvel, 1987) - special issue

X-Factor Annual (Marvel, ...) - 5 - (X-Factor) - 1

What If (Marvel, ...) - 13 - (Conan) - 1

Serie MARVEL UK

Knights of Pendragon [1990] - 7/12 - (Knights of Pendragon)
Death's Head II [1992] - 1/4 - (Death's Head)
Battletide [1992] - 1/4 - (Battletide)
Motormouth [1992] - 1/4 - (Motormouth)
Warheads [1992] - 1/2,6/8 - (Warheads)

Serie MALIBU COMICS / ULTRAVERSE

Break-thru [1993] - 1/2
Flood Relief [1994] - one shot
Night Man [1993] - 1/8 - (Night Man)
Rune [1994] - 0/5 - (Rune)
Sludge [1993] - 1/9 - (Sludge)
Ultraverse Premiere [1994] - 1/3 - (Warstrike)
Wrath [1994] - 1/5 - (Wrath)

Serie DARK HORSE / LEGEND

Babe [1994] - 1/4 - (Babe)
Danger Unlimited [1994] - 1/4 - (Danger Unlimited)
Grendel: War Child [1992] - 1/4 - (Grendel)
John Byrne's Next Men [1992] - 4/12 - (Next Men)
John Byrne's Next Men [1992] - 7/19 - (M4)

Serie IMAGE

Darker Image [1993] - 1 - (The Maxx)
The Maxx [1993] - 1/4 - (The Maxx)


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